Odile porta in scena la magia di Cinderella
Da serva bistrattata a futura sposa di un avvenente principe azzurro. E’ la fiaba popolare più conosciuta, quella che ha fatto crescere milioni di bambine, accompagnandole nei sogni più dolci, cullate dall’ingenua consapevolezza di un avvenire roseo e incantato. A riproporre ad arte quest’atmosfera prodigiosa è stata la scuola di danza Odilè coordinata dalla maestra Valentina Liuzzi, all’interno dello spettacolo “Cenerentola” portato in scena presso Teatro Gabrieli, venerdì 22 giugno scorso e, in replica, domenica 24.
Nei panni dimessi di Cenerentola si è calata Arianna Campanella, una giovane e promettente ballerina, distintasi per leggiadria e versatilità, qual abilità di adattarsi a generi musicali di volta in volta diversi senza un minimo di esitazione né affettazione di modi. L’operosità di Cenerentola e la sua anima perennemente trasognata, non sfuggono alle perfidie della matrigna e delle due sorellastre animate da cupi sentimenti di invidia e rivalsa nei suoi riguardi. Le tre sono state abilmente impersonate rispettivamente da Domiziana Palagiano, Eleonora e Roberta Tinelli, eccelse in coreografie dark. A sottrarre Cenerentola dalle loro grinfie, l’intervento di una cordiale fata turchina ben rappresentata dalla maestra Vitiana Mansueto. Fresca della certificazione ufficiale di “insegnante di danza”, la Mansueto ha dato riprova di indiscusso talento e curato, altresì, le performance delle piccole ballerine, nel ruolo di graziosissimi topini, indispensabili a preparare Cenerentola per il ballo. Nel pieno della sua bellezza, Cenerentola promette alla fata turchina di rincasare a mezzanotte. Volteggiando sinuosamente tra le dame del gran ballo, incontra lo sguardo di un affascinante principe azzurro interpretato dal magistrale Mimmo Linsalata, maestro di danza moderna e contemporanea. Il giovane non riesce a distogliere lo sguardo dal suo cospetto finché non le chiede un ballo, ma allo scoccare della mezzanotte, Cenerentola è costretta a lasciarlo senza avere tempo necessario per spiegargli e nella corsa precipitosa verso casa, perde maldestramente una scarpetta di cristallo, sostituita nello spettacolo da una punta tempestata di paillettes. L’epilogo è ben noto a tutti e reinterpretato in chiave festosa sulla scena dalle raggianti ballerine di Odilè.
Sul finale, un tripudio di applausi per loro e i commossi ringraziamenti dell’insostituibile maestra Valentina Liuzzi “Voglio ringraziare prima di tutti la mia mamma Margherita, da sempre la mia forza e punto di riferimento imprescindibile; tutte le mie piccole ballerine e i loro genitori per la puntualità e costanza nelle prove; le ballerine più grandi per il supporto continuo e la dedizione che profondono in quello che fanno e, in particolare, la maestra Vitiana”.